Viaggiare con i bambini piccoli non è impossibile, bisogna solo organizzarsi. Ogni età ha le sue esigenze: neonati e bebè fino ai 6 mesi necessitano di pochissimo, mentre a partire dallo svezzamento avrai bisogno di qualcosa di più. Ecco le dritte per organizzare al meglio la tua vacanza in famiglia.

Passare le vacanze con i propri bimbi è certamente un piacere, ma se non si parte organizzati i contrattempi rischiano di rovinare tutto: la nanna, il cambio e la pappa, ad esempio, richiedono qualche accorgimento in più quando siamo in viaggio o ci troviamo in spiaggia. Ecco tutto ciò che devi sapere per partire in sicurezza con i tuoi bambini.

Spostamenti nei paesi UE ed extraUE

Dal 3 giugno 2020 ci si può spostare liberamente su tutto il territorio nazionale e in alcuni paesi esteri (senza autocertificazione) escluse eventuali e specifiche aree a rischio epidemiologico che potranno di volta in volta essere individuate con appositi provvedimenti. Sono quindi consentiti gli spostamenti all’estero verso gli Stati dell’Unione europea e dell’area Schengen, la Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra e il Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano.

 In viaggio: cosa fare in auto, treno e aereo

Bimbi in macchina

In auto utilizza sempre (non solo in viaggio) un seggiolino idoneo all’età del bambino e prevedi soste circa ogni due ore. Il nostro test sui seggiolini per auto ti aiuta a scegliere quello più adatto al tuo bambino. Ecco i nostri consigli:

  • tra 0 e 6 mesi sarebbe preferibile la posizione sdraiata. Tieni conto che la navetta occupa più posto in auto, ma potrà poi essere utilizzata per far dormire il neonato. Se invece utilizzi l’ovetto è fondamentale prevedere delle pause per far sgranchire la schiena del piccolo;
  • passa al seggiolino rivolto nel senso di marcia solo quando avete raggiunto il limite di peso 13 kg per il gruppo 0+ (circa 12 mesi di età) perché il collo dei bambini è debole ed è meno sollecitato in caso di frenata quando viaggia contro il senso di marcia. In generale i bambini non soffrono di mal d’auto finché non imparano a camminare. I seggiolini omologati secondo la ECE R129 o Isize consentono di far viaggiare il bambino contro il senso di marcia fino ai 4 anni;
  • mai cedere ai capricci: il bambino va messo sul seggiolino e sempre legato nel modo corretto, non importa se fa caldo o se il viaggio è lungo. Piuttosto prevedi una copertura in tessuto fresco, un asciugamano da mettere sotto la schiena o una sosta in più, ma non lasciare mai il bambino slegato o, peggio ancora, in braccio all’adulto, nemmeno se si è in coda. Un banale tamponamento potrebbe far esplodere l’airbag con rischi di ferite, anche gravi, per il bambino tenuto sulle ginocchia sul sedile anteriore;
  • per la stessa ragione mai far finta di guidare in braccio al papà, nemmeno nei parchi con gli animali;
  • il seggiolino va utilizzato finché il bambino non raggiunge il metro e mezzo di altezza. Non importa quanto pesi o che età ha, va sempre utilizzato un sistema di ritenuta idoneo, fino a che non raggiunge i 150 cm (in media i 12 anni). Questo non solo perché le cinture passino correttamente a livello della spalla, ma anche perché le anche non sono sufficientemente sviluppate per trattenerlo nella posizione corretta e rischierebbe di scivolare sotto la parte trasversale della cintura con lesioni a carico dell’addome. Meglio optare per un accessorio con schienale, più comodo se il bambino si addormenta e più sicuro in caso di urto laterale.

In treno e in aereo

In treno e in aereo non occorre nulla, fino ai 2 anni i bimbi viaggiano in braccio agli adulti e in volo sono distribuite apposite cinture di sicurezza. Attenzione a decollo e atterraggio: le orecchie dei piccoli sono delicate. Per ovviare ai problemi in queste fasi è consigliato far utilizzare il ciuccio o il biberon, far succhiare una caramella ai più grandicelli per stimolare la deglutizione e quindi agevolare la compensazione della pressione.

 Quali documenti servono

Per poter viaggiare al di fuori dell’area Schengen, da giugno 2012, i minori non devono più iscritti sul passaporto dei genitori, ma devono invece essere in possesso di un documento proprio, un libretto di passaporto che rimarrà valido fino alla naturale scadenza.

È possibile quindi viaggiare con i seguenti documenti:

  • passaporto individuale;
  • carta d’identità.

Qui puoi trovare tutte le informazioni utili su come richiederli.

La tessera sanitaria

Per ogni evenienza porta anche la tessera sanitaria:

  • se sei in vacanza in un paese dell’Unione europea (oppure in Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein) è sufficiente la tessera sanitaria (che è anche tessera europea di assicurazione malattia) per ricevere le cure medicalmente necessarie;
  • le cure urgenti dovrebbero essere gratuite in alcuni Paesi con cui l’Italia ha stipulato un accordo. L’elenco aggiornato è consultabile presso la tua Asl di riferimento, dove bisogna comunque rivolgersi prima di partire per farsi rilasciare l’apposita certificazione necessaria per usufruire dell’assistenza;
  • se non vai in uno degli Stati convenzionati, il nostro consiglio è di tutelarti con una polizza assicurativa privata contro eventi sanitari imprevisti.
 Quali farmaci portare e cosa fare per la nausea

In vacanza, non serve portare poi molto. Oltre ad un mini kit per curare le ferite (acqua ossigenata o disinfettante per ferite aperte – attenzione, molti non possono essere usati sulla cute lesa – garze e cerotti), a un termometro e ai farmaci per il trattamento di eventuali malattie di cui è affetto il bimbo, ecco alcuni medicinali che possono tornare utili:

  • farmaci antipireticianalgesici, come il paracetamolo o l’ibuprofene, da utilizzare in caso di dolore e febbre. Non usate farmaci a base di acido acetilsalicilico, se non al di sopra dei 16 anni di età;
  • antidiarroici a base di loperamide, da usare per arrestare le scariche in caso di diarrea. Sono indicati solo al di sopra dei 6 anni e fino ai 12 anni devono essere utilizzati sotto controllo del pediatra;
  • farmaci per il mal di viaggio a base di dimenidrinato (Travelgum, Xamamina, Volontan), sotto forma di capsule, compresse o gomme da masticare. Le capsule e le compresse possono essere usate solo per i bambini sopra i 2 anni di età, le gomme sopra i 4 anni. Le supposte, invece, solo per gli adulti. Vanno assunti alcuni minuti prima della partenza, non quando i sintomi sono già presenti. L’effetto indesiderato più comune è la sonnolenza, che in questo caso potrebbe anche rappresentare un vantaggio. Non è dimostrata invece l’efficacia dei braccialetti antinausea (polsini provvisti di un bottone rigido che va posizionato sul polso secondo i principi della medicina cinese). Potrebbero dare addirittura fastidio per la pressione esercitata.
  • creme a base di idrocortisone allo 0.5%, per il trattamento di ustioni solari circoscritte o punture di zanzara. Vanno usate solo nei bambini di età superiore ai 2 anni.
  • sono da evitare le creme a base di anestetici locali o antistaminici, in quanto possono causare reazioni cutanee quando la pelle viene esposta alla luce solare.

Chiedi consiglio al medico

Tieni presente che:

  • la somministrazione di farmaci ai bambini va sempre concordata con il pediatra e non decisa autonomamente;
  • se decidi di somministrare un farmaco, è bene fare molta attenzione alle dosi. I bambini sono più sensibili degli adulti agli errori di dosaggio. È indispensabile rispettare la posologia in funzione del peso corporeo e scegliere la formulazione adatta. Prima di somministrare il medicinale, leggi con cura le istruzioni e accertati di aver compreso bene sia il dosaggio, sia le modalità d’uso;
  • non sottovalutare il ruolo dei rimedi non farmacologici: bevande calde, umidificare l’aria, lavaggi nasali con la soluzione fisiologica, un cucchiaino di miele… possono risolvere o alleviare i sintomi più comuni.

Cosa fare per la nausea da viaggio

La nausea da viaggio è generalmente assente nei bambini sotto i due anni. Per i bambini dai due anni in su, può essere affrontata ricorrendo ad un farmaco a base di dimenidrinato in formulazione pediatrica, anche se alcuni accorgimenti potrebbero essere sufficienti:

  • prima del viaggio, solo pasti leggeri e pochi liquidi. Meglio evitare latte e succhi di frutta e di far viaggiare i piccoli a stomaco vuoto;
  • in auto, fai guardare a tuo figlio un punto fisso sopra l’orizzonte o anche solo un punto davanti a se stesso;
  • apri il finestrino e fai circolare l’aria: può essere d’aiuto;
  • prova a distrarre il bambino con dei giochi, evitando videogiochi e libri (la stimolazione visiva potrebbe peggiorare la nausea).
 In spiaggia, tra sole e acqua

La protezione solare è importantissima per tutti, ma soprattutto per i bimbi, soggetti più delicati anche a causa dei sistemi di difesa della pelle non del tutto sviluppati: tra i fattori di rischio per lo sviluppo di tumori cutanei e melanoma in età adulta c’è proprio l’intensa esposizione al sole in età infantile con scottature ed eritemi. Da sottolineare che protezione non è sinonimo esclusivo di crema solare. Tuttavia è bene sceglierne una adatta alla pelle dei bimbi (con fattore di protezione +50) e che davvero protegga quanto scritto in etichetta: non tutte infatti mantengono le promesse. Puoi guardare i risultati del nostro test per scoprire qual è la migliore per il tuo bimbo.

Bimbi e sole: cosa fare

Per evitare i danni causati dai raggi UVA e UVB ed evitare rischi durante le nostre vacanze al sole, non basta solo la crema solare. Ecco qualche consiglio:

  • non esporre i neonati e bambini piccoli direttamente alla luce solare;
  • evita di esporli nelle ore più calde (11-16);
  • usa abiti, cappellino e occhiali;
  • utilizza sempre un prodotto (latte, crema, spray) per la protezione da raggi UVA (riconoscibile dal bollino con la dicitura “UVA”) e con un adeguato fattore di protezione UVB (SPF), che soprattutto per i bambini non dovrebbe mai essere basso;
  • riapplica il prodotto solare generosamente dopo ogni bagno o attività che genera sudore, e comunque ogni due ore dalla prima applicazione;
  • conserva correttamente le creme solari durante il periodo di utilizzo e ricordarsi di tenere d’occhio la data di scadenza. Meglio evitare le creme dell’anno scorso;
  • ricordati di proteggere te e i tuoi bimbi anche se ci sono le nuvole e prestare attenzione alle superfici riflettenti (acqua, neve, sabbia).

Cosa fare in acqua

Stai attento ai bimbi quando sono vicini all’acqua. Compra ausili per il nuoto come braccioli, giubbotti, salvagenti e canottini: non solo saranno utili per ridurre i rischi, ma anche loro si divertiranno ad usarli.

Punture di insetti e morsi al mare, cosa fare?

Insetti, ricci e meduse. In queste situazioni di emergenza la parola d’ordine è non farsi prendere dal panico: il primo soccorso è spesso l’intervento più efficace e nella maggior parte dei casi le lesioni e le punture derivanti dal contatto con tracine, meduse e ricci di mare provocano disturbi risolvibili senza troppi problemi. È importante mantenere la calma e osservare alcuni semplici accorgimenti, qui ti spieghiamo quali.

Lascia un commento